Aprire una Struttura Ricettiva Agrituristica
Ultima modifica 19 febbraio 2022
Procedure per avviare un'attività agrituristica
L'imprenditore agricolo, definito dall'art. 2135 del c.c., che intende avviare un'attività agrituristica deve: essere titolare di partita IVA, essere iscritto alla CCIAA, essere in regola con gli adempimenti contributivi, ed essere titolare di un'azienda agricola. L'azienda deve avere una superficie minima pari a: 5ha di seminativo o 10 ha di pascolo o prato-pascolo o 3ha di colture permanenti o 20 ha bosco o 2 ha di ortofloricole da pieno campo o 0,3 ha di colture protette (nel caso in cui l'azienda presenti un utilizzo colturale misto delle superfici, la superficie minima è raggiunta quando la somma delle superfici delle singole qualità di coltura, espresse in percentuale rispetto ai limiti sopra indicati, raggiunge il valore 100).
L'imprenditore così descritto chiede, alla Giunta Regionale, di essere iscritto nell'"Elenco dei soggetti abilitati all'attività agrituristica" tenuto presso gli uffici regionali.
Quando l'imprenditore è pronto per avviare l'attività presenta al comune, ove ricade il fabbricato nel quale viene svolta l'attività, la Dichiarazione di Inizio Attività Agrituristica (DIAA), corredata della documentazione concernente il possesso dei requisiti sanitari, urbanistici e di sicurezza ai sensi delle normative vigenti in materia. Qualora l'ospitalità sia svolta su più fabbricati ricadenti in comuni diversi, la DIAA è presentata a tutti i comuni ove sono localizzati gli immobili. L'imprenditore agricolo può avviare l'attività agrituristica dalla data di presentazione della DIAA, rispetto alla quale il Comune ha, però, la facoltà di verificare il possesso dei requisiti ed eventualmente di emettere provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività nel caso di mancato rispetto della normativa vigente.
Sono considerate attività agrituristiche
- dare stagionalmente ospitalità, anche in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
- preparare e somministrare pasti e bevande;
- la vendita diretta di prodotti alimentari dell'azienda;
- l'allevamento di animali anche per attività sportive e ricreative svolte in azienda;
- l'organizzazione di attività ricreative, culturali, didattiche.
Attività di ristorazione nell'agriturismo
La preparazione e la somministrazione dei pasti e bevande può essere effettuata esclusivamente in presenza di attività ricettiva, commisurata al numero di alloggiati (due posti a sedere per ogni posto letto autorizzato).
I prodotti utilizzati per la ristorazione devono essere per i 2/3 prodotti propri (prevalentemente) o della zona. L'azienda deve inoltre possedere un patrimonio zootecnico minimo di 0,06 UBA per posto a sedere. L'azienda che somministri prodotti di natura esclusivamente vegetale è, ovviamente, esentata da tale obbligo.